Tutti giusti tranne me .

Mi sta capitando di frequente di confondere la destra con la sinistra mentre guido le pratiche di yoga.

Ho avuto un’interessante (e molto dolce) conversazione con un giovanissimo yogi di 5 anni, mi ha fatto una domanda precisa: ”Roberta, ma tu quando fai yoga, sbagli?”
Gli ho raccontato la vicenda di quella lezione dove tutti i miei allievi erano dalla parte giusta, tranne me.
Mi scappa ancora da ridere, anche se sul momento mi é andato in tilt il cervello (con conseguenti paranoie).
Sì sbaglio, ogni giorno, ogni pratica ed ogni lezione.
Gli errori ci fanno crescere, proprio come il mio piccolo amico ha imparato quel giorno, commentando il mio racconto con un “beh allora la prossima volta che sbaglierò, sorrido e vado avanti a fare yoga”.

Non cerco la perfezione, non cerco nemmeno l’allineamento nelle mie pratiche.
Ho iniziato a praticare yoga avvicinandomi all’ Ashtanga, dove allineamento e tecnica sono parecchio marcate.
Ne ho avuto il bisogno, partendo da zero mi serviva una guida ben precisa.
Ho poi imparato negli anni che il mio corpo é diverso da ogni altro, che un determinato allineamento magari per me non funziona e va modificato o adattato.
La conoscenza della propria fisicità, la propriocezione, la consapevolezza di come siamo fatti, vanno scoperti e praticati perché potrebbero col tempo mutare. Lo yoga ci da una grande mano in questo. Ogni volta che pratichiamo ci diamo l’opportunità di portare l’attenzione verso di noi, verso il nostro interno, osservando come sta il corpo, cosa ci comunica, di cosa ha bisogno e di cosa no.
Sbaglieremo altre mille mila volte, consapevoli che stiamo percorrendo una strada di crescita senza fine.

Grazie al mio piccolo amico, ho potuto lasciar andare il senso di inadeguatezza che si era creato dopo quella pratica, d’ora in poi ad ogni errore, sorriderò e andrò avanti a fare yoga.



PROPRIOCEZIONE: È la capacità di riconoscere la posizione e il movimento del proprio corpo nello spazio senza l’ausilio della vista.