Yoga (in) viaggio.

Amo viaggiare, ovunque, in qualunque momento.
Quando penso ad un nuovo viaggio, mi immagino a praticare in posti magici, come per esempio su una spiaggia bianchissima o una scogliera a picco sul mare.
Lo yoga lo porto con me, ovunque io vada.
Non é qualcosa da cui ho bisogno una pausa, non é qualcosa che lascio nella vita di ogni giorno e non mi porto in vacanza.
Non sempre ho lo spazio per il tapetino (anche se ne ho uno super light, leggi qui), ma questo non é per nulla un problema.
Ormai ben sappiamo che lo yoga non é solo una pratica fisica, é buona occasione per me spostare l’attenzione su aspetti che magari trascuro a casa. Lunghe meditazioni per esempio, oppure esercizi di respirazione (mi viene facile con il mare davanti).
Ri-centrarmi, ri-settare le intenzioni, ritrovare connessione con il mio corpo e con la mia mente ma soprattutto RICARICARMI.
Viaggio e yoga per me vanno a braccetto, ogni pratica é un viaggio di per sé, così come ogni viaggio é una pratica.

Forse non ve l’ho mai raccontato ma mi sono innamorata dello yin yoga (stile che insegno) durante un viaggio a Bali.
Sono entrata in questa shala con una vetrata gigantesca con vista sulla giungla, non sapendo cosa stessi per praticare.
Eravamo in tantissimi, quasi non vedevo chi stava conducendo la classe. Iniziammo con posizioni semplicissime, tenute per qualche minuto, io totalmente destabilizzata.
Poi.. non so cosa sia successo. Ho cominciato a piangere, le lacrime scorrevano a cascata sulle mie guance. È stato liberatorio, é stato “qualcosa”.. ed é proprio in quel momento che ho pensato che io quel qualcosa volevo farlo provare a tutti!

Anyway.. i viaggi mi portano allo yoga, lo yoga mi porta ai viaggi.
..e questo mi rende immensamente felice!



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MAMAyoga .

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Bicchiere mezzo pieno: sempre!