Guardare ma non vedere .
Sono in viaggio verso il sud dello Sri Lanka, dopo qualche giorno sulle hills dove prevale pioggia e nebbia. Questo viaggio si sta rivelando tanto diverso da come me lo sarei immaginato. Siamo in bassa stagione quindi poco turismo, questo sicuramente è positivo per visitare i luoghi d’interesse ma ha il suo lato negativo.. siamo costantemente sotto tiro. Sia per sguardi che per cercare di spillarci soldi.. non è un paese facile e friendly come lo può essere la Thailandia, non è un paese di vedute aperte e ammetto che sono grata di avere Lisa con me e di nn essere partita sola come avevo prefissato. Abbiamo avuto qualche inconveniente i primi giorni, purtroppo conoscendo il lato crudo del paese, ovvero uomini che ci hanno importunate ed incontri spiacevoli che ci hanno creato uno stato di allerta ed ansia. Per fortuna sono stati casi isolati, le cose piano piano si solo svoltate ed abbiamo avuto anche incontri super piacevoli che andranno ad accumularsi con i ricordi nel cuore. Paesaggi magnifici, natura rigogliosa e tanta cultura fanno dello Sri Lanka una meta affascinante, credo però che viverla in confort zone in hotel 4-5 stelle ed una guida 24h a disposizione sia la scelta migliore per chi vuole portarsi a casa solo ricordi positivi. Noi stiamo viaggiando un po’ più wild, alloggiando in guest house nn sempre pulite e confortevoli, cercando di spendere il giusto senza cadere in trappole per turisti, questo comporta grande spirito di adattamento. Sto vivendo alti e bassi, non è un paese che mi sta emozionando tanto quanto ha fatto la Thailandia per esempio, ma sento che questo viaggio ha qualcosa di importante da insegnarmi.
Abbiamo cambiato alloggio e luogo quasi ogni notte, non è di certo una vacanza relax, questo può rivelarsi anche un’arma a doppio taglio. Siamo stanche, siamo state in molto luoghi e in alcuni abbiamo guardato, ma senza realmente vedere cosa avevamo davanti. In questi ultimi giorni mi sono promessa di aprire gli occhi, di fare tesoro dei piccoli momenti.
Così è stato. Camminando per Mirissa tra le gigantesche pozze sulle strade, si ferma un gentile autista di tuk tuk per darmi un passaggio ed aiutarmi a superare l’acqua. For help, no money, mi dice… Mi lascia poi dove doveva fermarsi, lo ringrazio di cuore e proseguo a piedi, perdendomi come al solito. Sono arrivata a secret beach, una piccola spiaggetta isolata, dove mi fermo a guardare le onde sotto una leggera pioggia.
Finalmente ho guardato ciò che stavo vedendo.