Credibile o forse no.
Ho tentato di fare una pratica di yoga nidra seguendo una mia traccia audio.
Mi sono addormentata secchissima dopo 5 minuti credo.. Ho il dubbio che il mio cervello si sia rifiutato di ascoltare la mia stessa voce (che ovviamente sento diversissima e orrenda) e mi abbia tolto la corrente mandandomi in stand by.
Mi sono chiesta centinaia di volte: quanto puoi essere credibile quando guidi una pratica?
L’insicurezza fa parte del gioco quando ci si mette volontariamente davanti alle persone e si cerca di trasmettere qualcosa. È altrettanto importante a mio parere mettersi in discussione e non credere mai di essere arrivati alla perfezione (non esiste, dai lo sappiamo tutti!).
Ho consigliato ad un collega di provare con yoga nidra siccome fatica a dormire, persona che vedo ogni giorno e mi conosce in un contesto lavorativo dove spesso insorgono nervosismo e stress. Dopo la prima sessione mi dice che fatica ad ascoltare la mia voce, chiudendo gli occhi mi vede scherzare (ed imprecare) in ufficio e questo gli crea difficoltà a rilassarsi.
Con il passare delle settimane però mi racconta che sta continuando e piano piano riesce a lasciar andare il link alla mia persona, fidandosi invece della pratica.
Ci sono stati insegnanti nel mio percorso che ho faticato a seguire per l’idea che avevo di loro, altri che proprio mi urtavano per il tono di voce o la pronuncia. C’é qualcosa di sottile che crea connessione tra le persone ed é estremamente personale (e speciale), tanto che quando la troviamo ce la teniamo stretta stretta.
Qualche sera fa ho ricevuto questo messaggio:
”Ti ammiro per come conduci sia che tu abbia davanti due o dieci persone, come se alla fine fosse una pratica tra te e te.”
Questa é quella connessione di cui parlavo, uno scambio reciproco, inspiegabile ed allo stesso tempo molto ben definito da chi lo prova.
Uso questi post come un “diario” di riflessioni, domande che insorgono a cui spesso non do nemmeno risposta, come se non ce ne fosse davvero bisogno.
Ringrazio davvero tanto chi ha il piacere di leggere, é una fortuna potersi esprimere.